Viene chiamata la notte oscura dell'anima una fase di risveglio spirituale, è uno dei cinque passi, che sono: la chiamata, la notte oscura dell'anima, la trasformazione, la fase eremita, e l'ultima fase che è l'integrazione.
La notte oscura dell'anima non è altro che un risveglio di coscienza, in questa fase si sente un forte vuoto interiore e ci si accorge che c'è qualche situazione esterna che ci fa sentire male, e quindi non ci resta nessun rimedio oltre a quello di cercare una via di uscita nel proprio interiore.
E' un processo necessario tipo quello del serpente che si deve liberare della sua propria pelle vecchia per fare spazio a quella nuova.
E' una fase che porta sofferenza, ma la sofferenza è un motore potente perchè ci impone di cambiare condizioni presenti che non sopportiamo più: abitudini, credenze, identità, ecc. e tutto viene messo in discussione per permettere al cambiamento di avvenire con relativo cambio di prospettiva e percezione della vita, di se stesso, delle cose, dei valori, delle priorità ecc.
E' un vero salto energetico.
In questo periodo solitamente si vive in solitudine e si cerca di trovare risposte interne, ognuno lo vive in modo diverso e con il tempo di cui se ne sente il bisogno per incontrare se stesso.
Quando arriva il risveglio cambia la visione del mondo, la coscienza si espande e si vedono le cose in un altro modo che non fa più male.
Si rinasce, ci si trasforma e si segue il cammino con una coscienza diversa e la vita inizia a cambiare.
Il risveglio non fa male è tutto il contrario della notte oscura dell'anima.
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